dopo 70 anni ha visitato le trincee nel deserto
che lo hanno visto protagonista della battaglia nel 1942.
Dal 23 al 30 settembre con un gruppo di oltre trecento paracadutisti, accompagnato da mio figlio Aldo, sono tornato ad El Alamein ed ho seguito con vero entusiasmo e commozione il nutrito programma predisposto dai promotori dell’iniziativa.
Con i paracadutisti di Novara e Livorno partecipavano i rappresentanti delle Sezioni di Biella, Brescia, Pisa, Belluno, Casale Monferrato, Monterosa Varallo, del Gruppo Alpini di Rho, dei Bersaglieri Provincia di Milano e Roma; e del Rotary Club Castiglioncello.
Da quel lontano 6 febbraio 1946, dopo sei anni dedicati al servizio della Patria in Albania, Grecia, Egitto, Palestina, India, non ho più avuto alcun rapporto con i paracadutisti
Immaginate la mia enorme sorpresa quando ho ricevuto una lettera ed ho visto che era firmata dal Generale di Corpo d’Armata Ferruccio Brandi che, all’epoca, ottobre 1942 era Comandante del mio plotone.
La lettera datata 29 novembre 2007, fra l’altro, accennava alla Battaglia di El Alamein e metteva in risalto l’informazione di fresca data da lui ricevuta;
“ Caro Compagnoni, ho avuto recentemente sue buone notizie dal Presidente dell’ANPDI di Brescia….
La ricordo benissimo … sia pure con 65 anni di ritardo debbo esprimerle tutta la mia gratitudine per avermi soccorso allorché fui ferito ,,, “
Da quella data sono tornato ad El Alamein ben sei volte.
Lo scorso anno ho partecipato – invitato dal Ministero della Difesa – e ho descritto dettagliatamente la Cerimonia, svoltasi all’interno del Sacrario che ha cadenza annuale ed è organizzata a turni dalle Nazioni coinvolte nel conflitto. Era il 69° Anniversario. Erano presenti oltre 30 fra Ambasciatori e Consoli Associazioni d’arma e famigliari.
Io ed un carrista dell’Ariete eravamo gli unici reduci a rendere gli onori ai caduti. Fu una Cerimonia militare, austera, una organizzazione perfetta, ma priva del calore, dello “spirito della Folgore” che dopo 70 anni ho sentito con gli amici dal 23 al 30 settembre di quest’anno.
All’aeroporto di El Alamein, in attesa del volo di ritorno, il Gen. Salvatore Jacono ha scritto alcuni appunti:

ESCURSIONE EL QATTARA DEL 28 SETTEMBRE 2012
Venerdì 28 settembre 2012 un gruppo di 64 persone ha effettuato una escursione nell’ area della Battaglia di El Alamein. Fra essi il Col. De Matteis, Comandante del CAPAR, il Gen B. Alfonso Napoletano figlio del S.M. Carmelo Napoletano della Quarta Btr., Natale Lustrissimi, nipote della M.O.V.M. Gerardo Lustrissimi ed il Leone della Folgore Gino Compagnoni.
Prima tappa la Stazione di El Alamein, dove rimane ancora eretta la vecchia costruzione accanto ad una stazione nuova e funzionante. Proseguiamo in direzione Sud Sulla Pista dell’ Acqua, attraversando la zona degli schieramenti della “Trento”, della “Bologna” e della “Brescia” fino ad arrivare a Bab El Qattara la porta della depressione.
Superando l’altipiano ci troviamo di fronte alla piana di Deir El Munassib ed in lontananza si staglia nitida l’altura dell’Himeimat. Attraversiamo El Munassib fra una fitta rete di postazioni ancora ben visibili anche se sommerse dalla sabbia e raggiungiamo la postazione del 3° Plotone della della Decima Compagnia dove è stato eretto recentemente da Andrea Mariotti dell’ ARIDO un cippo dedicato al Leone della Folgore Santo Pelliccia. Resi gli onori, proseguiamo in direzione Sud verso lo schieramento del Raggruppamento Ruspoli a Quota 105. Ci fermiamo presso i resti di una postazione, presumibilmente della Sesta Compagnia e, scavata una buca, Gino Compagnoni seppellisce una bottiglia contenente la Bandiera Italiana, sulla quale erano state deposte le firme di tutti i partecipanti.

La tappa successiva sull’Himeimat sul quale era schierata la Quattordicesima Compagnia. Una scalata della vetta da parte di alcuni ardimentosi e poi trasferimento su Naqb Rala, zona di schieramento del Quinto Btg. ( Tredicesima e Quindicesima Compagnia).
Sul costone di Naqb Rala troviamo una postazione di plotone con i camminamenti e le postazioni delle squadre e delle armi di reparto in ottime condizioni, perché scavate e portate alla luce dai volontari del “Progetto El Alamein”. Qui Gino Compagnoni si è commosso nel riconoscere la postazione simile alla sua a Quota 105 ed ha rivissuto per un momento l’avvenimento che ha visto il ferimento del Tenente Ferruccio Brandi e la sua opera di soccorso.
Da Naqb Rala abbiamo proseguito verso Ovest per raggiungere la zona di Gebel Kahlak zona di schieramento dell’Ariete dove siamo stati ospiti presso una tenda di Beduini per la consumazione del “Rancio”. Per Gino Compagnoni è stato un rivivere delle sofferenze causate dalla fame patita nel deserto nel 1942.
Tappa successiva ad un piccolo cimitero dell’ “Ariete” rinvenuto sempre a Gebel Kahlak a poca distanza dallo schieramento. Anche qui sono stati resi gli onori ai Caduti e cantato l’Inno Nazionale. Successivamente abbiamo effettuato una sosta al Km. 42 della Pista dell’Acqua presso il “Cimitero da Campo” della Folgore, segnalato da un cippo in pietra deposto da “quelli dell’ARIDO”.

Resi gli onori ai Caduti abbiamo proseguito verso “Forte Menton” subito fuori dalla Pista dell’Acqua, sede di un posto medicazione avanzato. Ormai il sole era al tramonto e ci siamo diretti velocemente verso l’abitato di El Alamein e poi in Albergo.
L’escursione ha suscitato profonda commozione fra i partecipanti che hanno trascorso una giornata indimenticabile.
Dal sito della Sezione di Novara che ha organizzato il Pellegrinaggio:
23-30 SETTEMBRE 2012
IL QUINTO VIAGGIO AD EL ALAMEIN
Ebbene si, siamo giunti alla 5 edizione del “viaggio pellegrinaggio” ad El Alamein organizzato dalla Sezione di Novara (Presidente Cav. Pietro Cristini) e dalla Sezione di Livorno (Presidente ex Generale della Brigata Folgore Salvatore Jacono).
Ancora una volta il gruppo era numerosissimo, più di trecento persone provenienti da tutta Italia ed in rappresentanza delle sezioni A.N.P.d’.I. di Biella, Livorno, Pisa, Belluno, Brescia, Casale Monferrato, Monterosa Varallo, Novara; del Gruppo Alpini di Rho, dei Bersaglieri Provincia di Milano e Roma; e del Rotary Club Castiglioncello.
Come da tradizione uno dei momenti più emozionanti della settimana è la cerimonia presso il Sacrario Militare Italiano in memoria di tutti i caduti del deserto. Quest’anno , se possibile , la cerimonia è stata ancor più toccante e coinvolgente dato che ricorrevano i 70 anni della Battaglia. Nell’aria si respirava un certo non so che di fierezza ed orgoglio ad essere presenti in quel luogo sacro a noi Paracadutisti proprio ricorrendo un anniversario così importante. Vuoi il luogo, vuoi la ricorrenza , vuoi i ricordi ma non esistevano occhi dei presenti che non fossero attraversati, anche solo per un momento, da un velo di lacrime.
La tensione emotiva è tornata a farsi sentire in occasione dell’ultima escursione del venerdì sulla Linea del Fronte di Alamein, ovvero il pellegrinaggio nel deserto terribile della Depressione di Al Qattara, proprio nei luoghi dove, settant’anni prima, si era combattuta la Battaglia)
Partenza di buon mattino in pullman, dopo breve tragitto trasferimento su jeep 4X4 ed ha inizio la lunga carovana nel deserto. I luoghi toccati sono molti: Quota 105, Haret el Himeimat, Naqb Rala, Pista dell’Acqua, la linea di difesa e di disfatta della Divisione Ariete, immolatasi nel deserto egiziano.
La commozione è tanta, siamo in luoghi in cui si è fatta veramente la storia e con noi è presente chi quella storia l’ha vissuta in prima persona, il Leone della Folgore Luigi Compagnoni combattente ad El Alamein proprio a Quota 105.



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