1952: Premio per l’impegno antinfortunistico
Durante una assemblea dei lavoratori della S. Eustacchio a Brescia, mentre sto parlando si procede contemporaneamente all’estrazione di alcuni premi per l’impegno al rispetto delle norme antinfortunistiche dell’epoca.

1954 All’Assemblea provinciale dei membri di Commissione Interna
oltre al segretario provinciale di Brescia della FIM – CISL Bruno
Lucchese, ha partecipato il segretario mondiale della AFL-CIO
Charles Levinsons presente a Brescia per un incontro con i dirigenti
FIM CISL della Lombardia.
Un suo brevissimo intervento in stretto dialetto napoletano ( era
nato in Canada, con nonni napoletani ) ha dato atto del coraggio
dimostrato nel nostro Paese da parte dei militanti aziendali per la
realizzazione di un Sindacato libero e democratico.

1957 Assemblea nel salone della mensa aziendale degli Stabilimenti Sant’Eustacchio
All’epoca lo Statuto dei Lavoratori non esisteva. La Commissione Interna si assunse la responsabilità della decisione di convocare l’assemblea e l’azienda prese atto del fatto compiuto. Nel 1970, 13 anni dopo, il diritto di assemblea diventò legge e venne esteso a tutte le aziende italiane.

1961 Convenuti da tutti i posti di lavoro della provincia i metalmeccanici manifestano per sollecitare valide risposte alle richieste di miglioramento al contratto nazionale di lavoro.

1961
Piazzale G: Garibaldi, tradizionale luogo di partenza della manifestazioni che attraversano il centro storico della città.
Sciopero per il Contratto Nazionale dei metalmeccanici.

1962
Alla Sant’Eustacchio la FIM-CISL nelle elezioni per il rinnovo della Commissione Interna passa da 2 a 4 seggi.

Italo Dallari, un impiegato generoso, efficacemente impegnato, nonostante la scarsa partecipazione all’attività sindacale della sua categoria,
Gino Compagnoni,
Renato Ventura,
Pietro Tognoli che successivamente lascerà l’azienda e diventerà sindacalista a tempo pieno del Sindacato Tessili – Abbigliamento.
1965
La decisione della Società Siderurgica ATB , 2500 dipendenti, ( 50% proprietà Partecipazione Statale e 50% Privato), di licenziare 20 invalidi civili per scarso rendimento, provoca una grandiosa manifestazione di tutti metalmeccanici della provincia e blocca per l’intera mattinata il centro della città. In un primo tempo la lotta si sviluppa all’esterno dei tre stabilimenti (abbiamo installato una tenda nel piazzale della SMI, perché il luogo consente il contatto con i tre stabilimenti – TUBI-PRESSE-SIDER).

Poi la lotta sindacale è sfociata nell’occupazione della fabbrica e ha visto oltre alla piena solidarietà dei lavoratori bresciani, anche quella di Dario Fo il quale dopo la Messa celebrata nel salone (occupato dai lavoratori) della Mensa Aziendale ha donato un applaudito spettacolo, che ha visto la numerosa presenza delle famiglie dei lavoratori in lotta

Dario Fo tra i Segretari della FIM CISL Gino Compagnoni e della FIOM CGIL Mario Bartolini.
Al 5° Congresso Provinciale. La segreteria provinciale FIM-CISL, composta da Battisti, Castrezzati, Compagnoni, sarà integrata da Manenti e Braghini con votazione unanime del Consiglio Generale.

1967 La BRIVIO,
nota a livello europeo per la costruzione di ricambi per bicicletta, ha deciso di cessare l’attività. Le forme di lotta in difesa del posto di lavoro si sono sviluppate soprattutto all’esterno dell’azienda.
Una tenda fissata sotto il portico della Loggia ha richiamato quotidianamente l’attenzione del Sindaco e dell’Amministrazione comunale; un’altra tenda ha visto la presenza della segretaria dell’Internazionale Metalmeccanici CISL Hilda Simona, che ha indicato la necessità di una valida soluzione.

Il ripetuto volantinaggio in corso Zanardelli ha sensibilizzato la cittadinanza; volantini lanciati dal loggione del Teatro Grande durante un’opera lirica hanno suscitato critiche, ma forse, hanno determinato l’intervento del sindaco della Città Bruno Boni, il quale ha formulato la proposta che ha “chiuso” la vertenza.
Toccherà a me comunicare l’intesa raggiunta, che prevede dei licenziamenti, ai pochi rimasti a presidio della tenda posta all’esterno dello stabilimento: nel frattempo molti avevano trovato un nuovo posto di lavoro. Un compito certamente angosciante e sofferto, dato che i licenziati sono donne ed anziani operai.
All’epoca non c’era la cassa integrazione.
1969 AUTUNNO CALDO ALLA S.M.I.
La mobilitazione per il rinnovo del contratto nazionale per alcune ineludibili rivendicazioni di carattere aziendale ha assunto aspetti di grande tensione per le minacce e le provocazioni poste in atto dai dirigenti della S.M.I..
I tentativi svolti a livello di autorità locali non hanno prodotto alcun risultato.
Un incontro programmato dal sottosegretario al lavoro on. Roselli presso la sede della Direzione a Firenze, ha visto il giovane titolare ricevere il rappresentante del Governo e il Segretario FIM-CISL Franco Castrezzati … all’americana spaparanzato sulla poltrona.
Effettuare delle assemblee era molto difficile, e allora era necessario essere leggermente…illegali.

Un esempio: sono le cinque del mattino, mancano pochi minuti all’inizio del lavoro, gli addetti al secondo turno sono ammassati in attesa di entrare, si aprono i cancelli ed entrano i sindacalisti con l’attrezzatura degli amplificatori circondati dai dipendenti, mentre le guardie giurate che tentano di impedirne il loro ingresso.
Il figlio di una guardia giurata era al picchetto. Il padre a un certo punto mi dice semiserio in dialetto: “te, Compagnù, vet de dam mia dele pesàde….” (trad. vedi di non darmi delle pedate…)
Gli operai del due turni si uniscono ed inizia l’Assemblea del Sindacato – in fabbrica.
Seguono per i sindacalisti, denunce per violazione di domicilio e violenza privata. A Brescia furono circa 200, 30 avvocati della città si offrirono di assistere direttamente i lavoratori denunciati


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