Temi del bambino Gino, nell’Italia fascista: “I figli d’Italia son tutti “balilla”

1931

“ Genova 1746: la canzone iniziava “ fischi il sasso il nome squilla dell’intrepido Balilla…”

E noi alle elementari la cantavamo……

Fischia il sasso, il nome squilla.

del ragazzo di Portoria,

e l’intrepido Balilla

sta gigante nella Storia.

Era bronzo quel mortaio

che nel fango sprofondò

ma il ragazzo fu d’acciaio

e la Madre liberò.

Fiero l’occhio, svelto il passo

chiaro il grido del valore.

Ai nemici in fronte il sasso,

agli amici tutto il cuor.

Fiero l’occhio, svelto il passo

chiaro il viso del valore.

Ai nemici in fronte il sasso,

agli amici tutto il cuor.

Su lupatti, aquilotti!

come sardi tamburini

come siculi picciotti

bruni eroi garibaldini!

Vibra l’anima nel petto

sitibonda di virtù;

freme, Italia, il gagliardetto

e nei fremiti sei Tu!

Fiero l’occhio, svelto il passo…

Siamo nembi di semente,

siamo fiamme di coraggio:

per noi canta la sorgente,

per noi brilla e ride maggio.

Ma se un giorno

la battaglia

agli eroi si estenderà

noi saremo la mitraglia

della Santa Libertà.

Fiero l’occhio, svelto il passo…

Dal balilla eroe nazionale al balilla celebrato dai fascisti il passo era breve……

Nell’Italia dei fascisti

anche i bimbi son guerrieri,

siam balilla o moschettieri del regime il baldo fior.

con il Duce qui sul petto,

fa da scudo al nostro affetto

e l’orgoglio accende in cuor.

L’occhio del duce brilla

vivo nei suoi balilla,

siam la scintilla

d’amor che un dì

dal suo cuore usci:

Sì, Sì.

Duce dei tuoi balilla

alta la fede squilla

più dolce nome del tuo non c’è

Duce, Duce per te!

Noi abbiamo un bel moschetto

e l’Italia ce lo diede, moschettieri

l’arma al piede

il destino a preparar.

Se Balilla aveva un sasso

noi scagliamo il nostro cuore

dei piccini maschio ardore,

vuol la Grande Italia fa…

L’occhio del duce brilla…


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