La BOSIO di Sarezzo, nota a livello europeo per la costruzione di ricambi per bicicletta, ha deciso di cessare l’attività. Le forme di lotta in difesa del posto di lavoro si sono sviluppate soprattutto all’esterno dell’azienda.
Una tenda fissata sotto il portico della Loggia ha richiamato quotidianamente l’attenzione del Sindaco e dell’Amministrazione comunale; un’altra tenda ha visto la presenza della segretaria dell’Internazionale Metalmeccanici CISL Hilda Simona, che ha indicato la necessità di una valida soluzione. Il ripetuto volantinaggio in corso Zanardelli ha sensibilizzato la cittadinanza; volantini lanciati dal loggione del Teatro Grande durante un’opera lirica hanno suscitato critiche, ma forse, hanno determinato
L’intervento del sindaco della Città Bruno Boni,il quale ha formulato la proposta che ha “chiuso” la vertenza.
Toccherà a me comunicare l’intesa raggiunta, che prevede dei licenziamenti, ai pochi rimasti a presidio della tenda posta all’esterno dello stabilimento: nel frattempo molti avevano trovato un nuovo posto di lavoro. Un compito certamente angosciante e sofferto, dato che i licenziati sono donne ed anziani operai.
All’epoca non c’era cassa integrazione.

















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